Noblogs è una bella idea, ma è troppo limitato. Userò il mio nuovo blog di Altervista d’ora in poi.
Author Archives: Aurora Rosalinda Bifano
Vie notturne II
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Eccovi altre fotografie. Le ho scattate tra le sei e le sette di sera, di ritorno da Merate. Lo so, non era veramente notte, ma, visto che possono essere tranquillamente scambiate per fotografie di un orario più inoltrato, trovo che … Continue reading
Vie notturne I
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Non avevo mai pensato al dominium come blog dedicato a tutte le cose che mi passano per la testa; forse dovrei usarlo per strutturare i miei pensieri oltre a farci articoli di cultura vera e propria. Intanto condivido con voi tre … Continue reading
Il linguaggio dei nuovi “fascisti” è fascista?
In seguito alla vittoria di Fratelli d’Italia alle elezioni del 25 settembre e alla successiva elezione di Giorgia Meloni come presidente del Consiglio, si è molto diffuso il timore di un ritorno al fascismo: il partito “successore” di Allenza nazionale è famoso per le posizioni diversamente moderate di buona parte dei suoi membri, che l’hanno portato a essere definito di stampo fascista. Vorrei, tuttavia, lasciare da parte l’aspetto strettamente politico della questione e rispondere alla domanda che io stessa mi sono posta: «Il linguaggio dei nuovi “fascisti” è fascista?». Beh, non proprio. Continue reading
Traduzione del testo de «La canzone del ciuccio»/«U ciucciu miu»
La canzone del ciuccio, anche conosciuta come U ciucciu miu, è una canzone popolare calabrese, “imparentata” con quella siciliana Lu sciccareddu.
Piccola nota: i dialetti calabresi sono raggruppabili in due varianti: quelli settentrionali, molto simili al napoletano, e quelli meridionali, molto simili al siciliano. Questo testo è in una variante del dialetto meridionale; essendo i dialetti non regolati, vi sono varie versioni con piccole differenze nel testo. Questo testo viene dalla versione di Otello Profazio:
Testo originale:
Ciangitilu, ciangitilu,
che è mortu u ciucciu miu,
cussì ha volutu Ddiu
e chi c’avimu a fà?
U ragghiu chi faciva
pariva nu tenori,
ciucciu beddu di stu cori,
comu ti pozzu amà?
Quandu ragghiava faciva:
«Ih ah, ih ah, ih ah»;
ciucciu beddu di stu cori,
comu ti pozzu amà?
Avìa nu sceccareddu
ch’era na cosa fina,
si la facìa ragghiandu
dâ sira ara matina.
U ragghiu chi faciva
pariva nu tenori,
ciucciu beddu di stu cori,
comu ti pozzu amà?
Quandu ragghiava faciva:
«Ih ah, ih ah, ih ah»;
ciucciu beddu di stu cori
comu ti pozzu amà?
Quandu m’è morta moglima
non d’ebbi dispiaciri,
senza suspiri e lacrimi
la jetti a sutterrà.
Mo chi m’è mortu u ciucciu
ciangiu cu gran duluri
ciucciu beddu di stu cori
comu ti pozzu amà?
Quandu ragghiava faciva:
«Ih ah, ih ah, ih ah»
ciucciu beddu di stu cori
comu ti pozzu amà?
Nu jornu jimmu a spassu,
ci misi a brigghia d’oru,
jà n mezzu a ddi signori
si misi poi a ragghià.
U ragghiu chi faciva
pariva nu tenori
ciucciu beddu di stu cori
comu ti pozzu amà?
Quandu ragghiava faciva:
«Ih ah, ih ah, ih ah»
ciucciu beddu di stu cori
comu ti pozzu amà?
Comu ti pozzu amà?
Traduzione:
Rimpiangetelo, rimpiangetelo
che è morto il mio asino,
così ha voluto Dio
e che ci possiamo fare? [1]Letteralmente: che c’abbiamo da fare?
Il raglio che faceva
sembrava [il canto di] un tenore,
asino bello del mio cuore,
come posso amarti [ancora]?
Quando ragliava faceva:
«Ih ah, ih ah, ih ah»;
asino bello del mio cuore,
come posso amarti [ancora]?
Avevo un somarello
che era una creatura di qualità,
se la faceva [la strada] ragliando [2]Oppure se la faceva con il significato di passava il tempo.
dalla sera alla mattina.
Il raglio che faceva
sembrava [il canto di] un tenore,
asino bello del mio cuore,
come posso amarti [ancora]?
Quando ragliava faceva:
«Ih ah, ih ah, ih ah»;
asino bello del mio cuore,
come posso amarti [ancora]?
Quando è morta mia moglie
non ho avuto alcun dispiacere
senza sospiri o lacrime
andai a sotterrarla.
Ora che è morto l’asino
piango con gran dolore
asino bello del mio cuore,
come posso amarti [ancora]?
Quando ragliava faceva:
«Ih ah, ih ah, ih ah»;
asino bello del mio cuore,
come posso amarti [ancora]?
Un giorno andammo a spasso,
gli avevo messo la briglia d’oro,
là in mezzo a quei signori [3]Jà in teoria significa già, ma, basandomi sulle mie conoscenze e chiedendo conferma a un siciliano, ho intuito che in questo contesto significhi là.
poi si mise a ragliare.
Il raglio che faceva
sembrava [il canto di] un tenore,
asino bello del mio cuore,
come posso amarti [ancora]?
Quando ragliava faceva:
«Ih ah, ih ah, ih ah»;
asino bello del mio cuore,
come posso amarti [ancora]?
Come posso amarti [ancora]?
Nuova sottocategoria «Traduzioni» e nuova categoria «Miscellanea»
Il titolo della sottocategoria parla da sé: riguarderà principalmente traduzioni in italiano, e sarà una sottocategoria della Exercitia, che non ho ancora usato – come il resto delle categorie di questo blog morto –.
La categoria Miscellanea (che significa «scritti trattanti soggetti diversi») invece, riguarderà gli articoli che non hanno una propria categoria e che non trovo necessario ne abbiano una propria.
Nuova categoria: «Exercitia»
Ho deciso di introdurre una nuova categoria, la exercitia. Qui pubblicherò tutti gli “esercizi” che faccio per migliorare la mia memoria, le mie capacità o perché mi sono utili. Le sottocategorie, per ora, sono quella delle analisi e quella dei riassunti. Continue reading
I termini italiani derivati dal gerundivo latino
Il gerundivo (da non confondere con il gerundio) era, in latino, un aggettivo verbale, vale a dire un aggettivo derivato da un verbo. Questo indicava la necessità o il dovere di compiere una certa azione, e veniva formato aggiungendo il suffisso -ndus, -nda o -ndum a un verbo. In italiano si può riscontrare in alcuni termini, a volte per evoluzione e altre volte deliberatamente per attribuirgli un significato analogo a quello che aveva il gerundivo. Continue reading
Mihi nomen Aurora Rosalinda est.
Vi do il benvenuto del mio dominium. Mi chiamo Aurora Rosalinda.
In questo luogo raccoglierò tutte le mie passioni, i miei pensieri e, in generale, tutto ciò che mi intriga e trovo necessario sia argomento di un articolo. I temi principali saranno, come elencati sotto l’intestazione, musica, lingue, de humanitate ed egomet. Continue reading